Pesach

18 aprile, venerdì

Pesach
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La Pasqua (o Pasqua) è una delle festività più importanti della tradizione ebraica, celebrata in ricordo dell'uscita degli ebrei dall'Egitto e della loro liberazione dalla schiavitù. La Pasqua ebraica è una celebrazione della libertà e del ripristino dell'indipendenza spirituale del popolo di Israele.

La storia della Pasqua
La Pasqua è associata agli eventi descritti nella Torah (il Pentateuco di Mosè), in particolare all'esodo degli ebrei dall'Egitto. Secondo il racconto biblico, gli ebrei furono ridotti in schiavitù in Egitto finché Dio, tramite Mosè, non li condusse alla libertà. La festa celebra non solo la liberazione fisica dalla schiavitù, ma anche l'inizio della formazione del popolo ebraico come nazione indipendente.

La Torah racconta come Dio mandò dieci piaghe sull'Egitto per costringere il Faraone a liberare gli ebrei. L'ultima piaga fu la morte dei primogeniti in Egitto. Tuttavia, secondo la direzione di Dio, gli ebrei segnarono le loro porte con il sangue dell'agnello pasquale in modo che l'angelo della morte “passasse oltre” le loro case. Questo evento è diventato la base per il nome della festa: "Pesach" tradotto dall'ebraico significa "passare" o "passare". Successivamente, il faraone accettò di liberare gli ebrei e iniziarono il loro viaggio attraverso il deserto verso la Terra Promessa.

Tradizioni pasquali
La Pasqua dura otto giorni (sette in Israele) e inizia il quindicesimo giorno del mese di Nissan nel calendario ebraico (solitamente marzo-aprile). Ecco alcuni elementi chiave e tradizioni della festa:

Un seder è una cena festiva che si tiene la prima sera di Pasqua (e talvolta la seconda sera se la festa dura due giorni). Il Seder prevede la lettura dell'Haggadah (il libro che racconta la storia dell'Esodo), preghiere tradizionali, canti e pasti simbolici.

La matzah è il pane azzimo consumato durante la Pasqua ebraica. Matzah ricorda agli ebrei come i loro antenati avessero fretta di lasciare l'Egitto e non avessero il tempo di far lievitare la pasta.

Quattro coppe di vino - Durante il Seder, vengono bevute quattro coppe di vino per simboleggiare le quattro promesse di salvezza di Dio per Israele.

Piatti simbolici
Maror (erbe amare, solitamente schifezze) simboleggia l'amarezza della schiavitù.

Charoset (una miscela di mele, noci, vino e cannella) simboleggia il mortaio utilizzato dagli ebrei durante la schiavitù.

I karpa (verdure come il prezzemolo) vengono immersi in acqua salata, a simboleggiare le lacrime degli schiavi.

Zara (l'osso dell'agnello pasquale) ricorda il sacrificio di un agnello effettuato in Egitto.

Divieto di Chametz - Durante il periodo pasquale, agli ebrei è vietato mangiare pane e cibi contenenti lievito (chametz). Ciò simboleggia la fretta con cui gli ebrei lasciarono l'Egitto, senza il tempo necessario per far lievitare la pasta.

Hagga (Pasqua) e liberazione. La Pasqua simboleggia la libertà, quindi la festa pone molta enfasi sulle riunioni di famiglia, così come sulla partecipazione a eventi sociali e religiosi che sottolineano l'importanza della libertà e dell'indipendenza.

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