Giornata dell'esercito
30 giugno, lunedì

Contesto storico
La Giornata dell'Esercito ha origine dalla vittoria della Rivoluzione Liberale del 30 giugno 1871, quando le truppe guidate da Miguel García Granados e Justo Rufino Barrios rovesciarono il regime del dittatore Vicente Cerna, avviando un periodo di riforme e modernizzazione del paese.
Inizialmente la festività si chiamava "Giornata della Rivoluzione", ma in seguito l’attenzione si è spostata sul riconoscimento del ruolo dell’esercito nell’instaurazione e nella difesa del nuovo governo, e ha assunto il nome attuale di Giornata dell'Esercito.
Quando e come si celebra?
La data è sempre fissa — 30 giugno. Se cade nel fine settimana, la giornata festiva ufficiale può essere spostata al lunedì successivo.
Le celebrazioni comprendono:
* Parate militari solenni a Città del Guatemala e in altre grandi città
* Partecipazione di tutte le forze armate — esercito, aeronautica e marina
* Dimostrazioni di equipaggiamento e capacità militari
* Discorsi ufficiali, deposizione di corone e cerimonie in onore di chi ha partecipato alle riforme e al servizio militare
Dove si svolgono gli eventi principali?
La parata inizia presso il monumento a San Giovanni Paolo II, percorre i viali Las Américas e La Reforma, e termina presso l'edificio dell'ex Scuola Politecnica (ora sede del Ministero della Difesa).
Percezione sociale e critiche
Nonostante il tono patriottico, la festività suscita dibattiti: attivisti e gruppi civili la criticano perché l’esercito fu coinvolto in violazioni dei diritti umani durante la guerra civile (1960–1996). Propongono di introdurre una marcia commemorativa in onore delle vittime del conflitto.
Status di giorno festivo
È una festività ufficiale: scuole, enti pubblici e la maggior parte delle attività commerciali restano chiusi.
Perché questa data è importante?
Il 30 giugno rappresenta un punto di svolta nella storia del Guatemala: la fine della dittatura, il rafforzamento dell'esercito come istituzione statale centrale e l'inizio di una serie di riforme liberali che hanno trasformato profondamente il paese.