Giornata della memoria degli azatamartisti scomparsi
29 giugno, domenica

Origine e significato
Il termine "Azatamartik" è profondamente radicato nella storia armena e si riferisce a coloro che hanno combattuto per la libertà e l'indipendenza dell'Armenia, in particolare durante i conflitti del XX secolo, come:
- Il genocidio armeno del 1915 e la resistenza armena
- Le guerre per l'indipendenza dell'Armenia (1918–1920)
- Il conflitto del Nagorno-Karabakh (Artsakh), soprattutto negli anni '90 e nei conflitti più recenti
Il 29 giugno è stato scelto come giorno di commemorazione per onorare questi eroi caduti, in particolare quelli che hanno perso la vita in difesa della nazione armena e della sua identità cristiana.
Osservanza religiosa
Durante questa giornata, la Chiesa Apostolica Armena celebra una liturgia speciale in memoria degli azatamartik. Le cerimonie si tengono in tutte le chiese armene, con preghiere per i defunti e la benedizione delle tombe dei caduti. In alcune località, vengono organizzate processioni verso i cimiteri militari o i monumenti commemorativi.
Commemorazioni civili
Oltre alla dimensione religiosa, la giornata è anche un momento di unità nazionale e riflessione civica. Le autorità statali, i veterani di guerra, le famiglie dei caduti e i cittadini partecipano a cerimonie ufficiali che includono:
- Deposizione di corone di fiori presso i memoriali dei caduti
- Discorsi commemorativi da parte di leader religiosi e politici
- Eventi culturali e patriottici, come concerti, mostre fotografiche e proiezioni di documentari
Importanza nella cultura armena
La Giornata della memoria degli azatamartik è un simbolo del sacrificio e della resilienza del popolo armeno. Essa rafforza il legame tra la nazione, la sua storia e la sua fede cristiana, ricordando che la libertà e l’identità nazionale sono state conquistate a caro prezzo.
In un contesto storico segnato da persecuzioni, guerre e diaspora, questa giornata rappresenta un momento di orgoglio e di rinnovato impegno verso la pace, la giustizia e la difesa della sovranità armena.