La fuga precipitosa di Calgary
4 - 13 luglio, venerdì – domenica

Origini e storia
Il primo evento simile al Calgary Stampede risale al 1886, ma la versione moderna è nata nel 1912 grazie all'iniziativa di Guy Weadick, un cowboy e promotore americano. L’evento è cresciuto nel tempo, diventando una combinazione di fiera agricola, rodeo professionale e festival culturale.
Eventi principali
Durante il Calgary Stampede si svolgono numerose attività e spettacoli. Tra i più popolari ci sono:
- Rodeo professionale: uno dei più ricchi in premi al mondo, con competizioni di monta del toro, monta del cavallo selvaggio, lotta al vitello e altro.
- Corse dei carri coperti (Chuckwagon Races): una tradizione spettacolare e controversa, che attira migliaia di spettatori ogni sera.
- Parata d'apertura: una grande sfilata che dà il via alla festa, con carri, bande musicali, cavalli e personaggi in costume western.
- Concerti e spettacoli: artisti locali e internazionali si esibiscono in vari palchi all’interno del parco del Stampede.
- Fiera e luna park: giostre, giochi, bancarelle di cibo e attrazioni per tutte le età.
Cultura e tradizione
Il Calgary Stampede è molto più di un semplice evento sportivo: è una celebrazione della cultura cowboy e delle radici rurali del Canada occidentale. Durante i dieci giorni della festa, la città di Calgary si trasforma completamente: le persone indossano abiti western, i ristoranti servono colazioni gratuite a base di pancake e si respira un’atmosfera di festa e ospitalità.
Impatto economico e turistico
Ogni anno, il Calgary Stampede attira oltre un milione di visitatori da tutto il mondo. L’evento ha un impatto economico significativo sulla città e sulla regione, generando centinaia di milioni di dollari in entrate turistiche, occupazione e visibilità internazionale.
Curiosità
- Il motto ufficiale del Calgary Stampede è "We're Greatest Together".
- Molti cittadini di Calgary partecipano attivamente come volontari per l’organizzazione dell’evento.
- L’evento ha anche una componente educativa, con mostre dedicate all’agricoltura, all’allevamento e alla storia delle Prime Nazioni.