Digiuno del nove di Av
3 agosto, domenica

Significato
Il Digiuno del Nono di Av è uno dei giorni più dolorosi dell’ebraismo. È dedicato al ricordo di eventi tragici nella storia ebraica, in particolare la distruzione del Primo e del Secondo Tempio a Gerusalemme, che, secondo la tradizione, furono entrambi distrutti proprio in questo giorno, con una differenza di quasi 650 anni.
Eventi storici legati al 9 di Av
* distruzione del Primo Tempio (costruito dal re Salomone) nel 586 a.C.
* distruzione del Secondo Tempio nel 70 d.C. da parte delle legioni romane
* espulsione degli ebrei dall’Inghilterra nel 1290
* espulsione degli ebrei dalla Spagna nel 1492
* inizio della Prima Guerra Mondiale (1914), che successivamente influenzò le comunità ebraiche in Europa
Riti e tradizioni
Il Digiuno del Nono di Av è un digiuno rigoroso, simile allo Yom Kippur. Dura circa 25 ore e include:
* completo astensione da cibo e acqua
* divieto di indossare scarpe di cuoio
* astensione da bagni, oli o creme
* astinenza dai rapporti coniugali
* sedersi su sgabelli bassi o per terra (come segno di lutto)
* lettura di testi lamentosi come il “Libro delle Lamentazioni” e le “Kinot” (poesie funebri)
Le sinagoghe in questo giorno sono spesso oscurate, e i servizi si svolgono in un’atmosfera di lutto, con voce bassa.
Preparazione
Alcune settimane prima del 9 di Av inizia un periodo di lutto chiamato “Le Tre Settimane”. Nell’ultima settimana, specialmente durante la “Settimana del Nono di Av”, molti ebrei evitano eventi gioiosi, musica, tagli di capelli e persino il lavaggio dei vestiti.
Fine del digiuno
Alla fine del digiuno, la sera del 9 di Av, si ritorna tradizionalmente alla vita normale, ma la gioia resta contenuta, soprattutto fino a mezzogiorno del giorno successivo. Alcuni continuano ad astenersi da carne e vino fino al 10 di Av, poiché la distruzione del Tempio continuò anche in quel giorno.
Significato oggi
Il Digiuno del Nono di Av rimane un elemento importante della cultura e della religione ebraica, ricordando il dolore della perdita, il valore del Tempio, l’unità e la speranza per una futura restaurazione. È un giorno di profonda riflessione, pentimento e purificazione spirituale.