Festa nazionale dell'Islanda
17 giugno, martedì

Origine storica
Il 17 giugno 1944, durante la Seconda guerra mondiale, l'Islanda dichiarò ufficialmente la propria indipendenza dalla Danimarca, che all’epoca era occupata dalla Germania nazista. La scelta della data non fu casuale: coincide con il compleanno di Jón Sigurðsson, uno dei principali leader del movimento per l'indipendenza islandese nel XIX secolo. Sigurðsson è considerato un eroe nazionale e simbolo della lotta per l'autodeterminazione del paese.
Come si celebra
La Festa nazionale è un giorno di grande orgoglio e partecipazione popolare. Le celebrazioni si svolgono in tutto il paese, con eventi che includono:
- Parate civili e militari
- Discorsi ufficiali da parte di autorità locali e del Presidente della Repubblica
- Concerti e spettacoli folkloristici
- Giochi e attività per bambini
- Sfilate in costume tradizionale islandese
Una figura tradizionale che appare durante le celebrazioni è la Fjallkonan (la "Donna della Montagna"), simbolo allegorico dell’Islanda. Interpretata da una donna in abiti tradizionali, la Fjallkonan recita poesie patriottiche e rappresenta lo spirito nazionale.
Significato culturale
Oltre al valore storico, la Festa nazionale rappresenta un momento di unità e riflessione sull’identità islandese. È un’occasione per celebrare la lingua, la cultura e le tradizioni del paese, nonché per ricordare le conquiste democratiche e l’autonomia politica.
Curiosità
- Il 17 giugno è un giorno festivo ufficiale in Islanda: scuole, uffici pubblici e molte attività commerciali restano chiusi.
- La proclamazione della Repubblica nel 1944 avvenne a Þingvellir, un sito storico dove si riuniva l'antico parlamento islandese, l’Alþingi, uno dei più antichi al mondo.