Giornata dell'Intifada di Zemla
17 giugno, martedì

Contesto storico
Nel 1970, il Sahara Occidentale era ancora una colonia spagnola. In quel periodo, cresceva il malcontento tra la popolazione sahrawi per la mancanza di diritti politici e per l'occupazione coloniale. Il movimento pacifico guidato da Mohamed Sidi Brahim Basiri, noto come Movimento per la Liberazione del Sahara, organizzò una manifestazione a Zemla per chiedere l'autodeterminazione del popolo sahrawi.
La manifestazione di Zemla
Il 17 giugno 1970, centinaia di sahrawi si radunarono pacificamente a Zemla per esprimere le loro richieste. Tuttavia, la protesta fu repressa con violenza dalle autorità coloniali spagnole. Le forze dell’ordine aprirono il fuoco sui manifestanti, causando numerosi morti e feriti. Molti attivisti furono arrestati, tra cui Basiri, che scomparve in custodia e non fu mai più ritrovato. Si ritiene che sia stato ucciso poco dopo l’arresto.
Significato della Giornata
La Giornata dell'Intifada di Zemla è considerata da molti come l'inizio della resistenza organizzata del popolo sahrawi contro il dominio coloniale e, successivamente, contro l’occupazione marocchina. È un momento di riflessione e memoria, ma anche di riaffermazione della lotta per l’autodeterminazione.
Come viene commemorata
La giornata viene ricordata con varie attività, soprattutto nei campi profughi sahrawi in Algeria e nei territori controllati dal Fronte Polisario. Le commemorazioni includono:
- Eventi culturali e conferenze storiche
- Manifestazioni pacifiche e cortei
- Proiezioni di documentari e testimonianze
- Momenti di preghiera e ricordo per le vittime
Importanza politica e simbolica
Per il popolo sahrawi, la Giornata dell'Intifada di Zemla rappresenta un simbolo di unità, resistenza e identità nazionale. È anche un’occasione per richiamare l’attenzione internazionale sulla questione del Sahara Occidentale, ancora oggi oggetto di disputa e non completamente decolonizzato.