Giorno della statualità
20 agosto, mercoledì

Origini storiche
La festività ha radici profonde nella storia medievale dell'Ungheria. Stefano I fu incoronato re nel 1000 o 1001 con l'approvazione del Papa, segnando la nascita del Regno d'Ungheria come entità cristiana e sovrana. La sua opera di cristianizzazione e di organizzazione dello Stato fu fondamentale per la sopravvivenza e lo sviluppo della nazione ungherese. Dopo la sua canonizzazione, il 20 agosto divenne una data simbolica per celebrare la statualità e la fede cristiana del popolo ungherese.
Celebrazioni moderne
Oggi, il Giorno della Statualità è celebrato con una serie di eventi ufficiali e popolari in tutto il paese, in particolare nella capitale Budapest. Le celebrazioni includono:
* Cerimonie ufficiali con la partecipazione del Presidente della Repubblica e di altre autorità statali
* La benedizione del pane nuovo, simbolo del raccolto e della prosperità
* Parate militari e dimostrazioni aeree
* Concerti, spettacoli folkloristici e mercatini tradizionali
* Uno spettacolo pirotecnico sul Danubio, tra i più grandi d’Europa
Significato culturale e identitario
Oltre al suo significato religioso e storico, il Giorno della Statualità rappresenta un momento di riflessione sull’identità nazionale ungherese. È un’occasione per celebrare l’unità del popolo, la continuità dello Stato e i valori fondanti della nazione. La figura di Santo Stefano è ancora oggi un simbolo di saggezza, giustizia e visione politica.
Riconoscimento ufficiale
Durante il periodo comunista, la festività fu trasformata in una celebrazione laica del lavoro e della costituzione socialista. Tuttavia, dopo la caduta del regime nel 1989, il 20 agosto è tornato a essere celebrato come Giorno della Statualità, con un forte richiamo alle sue origini cristiane e monarchiche.
Il Giorno della Statualità è quindi una festa che unisce passato e presente, sacro e profano, storia e cultura, rappresentando uno dei momenti più solenni e partecipati della vita pubblica ungherese.