Kagami biraki
11 gennaio, giovedì
Storia e significato della festa
Kagami Biraki ha profonde radici storiche ed è associato alle tradizioni dei samurai e alla cultura shintoista. Il nome "kagami" significa "specchio" e "biraki" significa "apertura". Nell'antichità, le gallette di riso rotonde, a forma di specchio, venivano usate come offerte agli dei, simboleggiando armonia, purezza e luce. Nella mitologia giapponese, lo specchio ha un significato speciale in quanto uno dei simboli sacri del potere imperiale.
Il Kagami mochi è composto da due tortini di riso rotondi, uno sopra l'altro, con sopra una decorazione giapponese daidai arancione. Questi dolci vengono posti nelle case all'inizio del nuovo anno come offerta alle divinità (kami) per attirare buona fortuna, felicità e salute.
Il rituale stesso
A Kagami Biraki, la famiglia rompe il kagami mochi per condividerlo e mangiarlo. Il processo di rottura ha un suo significato simbolico: il kagami-mochi non può essere tagliato con un coltello, poiché questo è considerato sfavorevole, quindi viene spezzato in pezzi usando le mani o un martello.
Pezzi di kagami-mochi vengono poi aggiunti a piatti tradizionali come l'oshiruko (zuppa dolce di fagioli rossi con gallette di riso) o le zoni (zuppa con gallette di riso e verdure), che la famiglia mangia insieme. Questo simboleggia l’inizio di un nuovo anno e il rafforzamento dello spirito per il futuro.
Tradizioni moderne
Oggi, Kagami Biraki è una parte importante dei rituali di Capodanno in Giappone. Viene spesso celebrato sia nelle case private che nei templi, soprattutto nelle scuole di budo (arti marziali) come kendo, judo e aikido. In tali scuole, studenti e maestri si riuniscono per il rituale di apertura dell'anno formativo, accompagnato da un pranzo condiviso a base di kagami-mochi e sakè.
Kagami biraki negli altri anni
- 2021 11 gennaio, lunedì
- 2022 11 gennaio, martedì
- 2023 11 gennaio, mercoledì
- 2025 11 gennaio, sabato